Ieri è venuto a mancare all’affetto dei suoi cari e di quanti hanno avuto la fortuna di apprezzare le sue virtù tecniche e umane Armido Torri, figura tra le più importanti del canottaggio nazionale e lombardo e già allenatore di 3° Livello della Canottieri Milano.
Armido, sesto alle Olimpiadi di Roma 1960, con l’otto della Marina Militare allenato da Mario Bovo, insieme a Paolo Amorini, Vasco Cantarello, Giancarlo Casalini, Luigi Prato, Vincenzo Prima, Nazzareno Simonato, Luigi Spozio e Giuseppe Pira al timone, è nato il 5 novembre 1938 e oltre a rappresentare l’Italia a Roma ’60 è salito anche sul podio dei Giochi del Mediterraneo di Napoli 1963, in doppio insieme a Stefano Martinoli, vincendo l’argento.
Il suo impegno nel settore tecnico lo ha portato, nell’agosto del 1971 a Firenze, a divenire Socio fondatore dell’ANAC con tessera numero 26. Ha allenato schiere di atleti e molti di loro hanno vestito la maglia azzurra. I suoi insegnamenti, come allenatore e maestro di vita, prevedevano la massima attenzione all’applicazione della tecnica di voga con consigli sempre attenti e preziosi sia dentro che fuori dalla barca.
Una professionalità che lo ha portato a ricoprire, insieme a Fabrizio Malgari, il ruolo di Direttore Tecnico della nazionale sia in occasione della trasferta olimpica di Montreal 1976 e sia durante la stagione agonistica 1979. In seguito ha collaborato assiduamente con lo staff tecnico federale sotto la direzione tecnica del Dottor Giuseppe La Mura.
CUS Milano si unisce al cordoglio della Famiglia Torri e della Canottieri Milano ed esprime le più sentite condoglianze per la scomparsa del compianto Armido.