Nella sala lauree Giuseppe Mosconi del Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca si è tenuta, nel pomeriggio di venerdì 10 dicembre, una tavola rotonda in cui si sono condivise diverse esperienze di realtà sportive vissute durante i difficili mesi del primo lockdown, nella primavera 2020.
Quali bisogni o criticità sono emersi durante la pandemia? Che soluzioni, apprendimenti o esperienze positive ha lasciato questo periodo storico? A queste domande, a turno, hanno risposto il direttore del settore giovanile dell’Inter Roberto Samaden, lo psicologo della FIGC Stefano Becagli, lo psicologo specialista in gaming ed e-sport Mauro Lucchetta e l’allenatrice dell’Inter femminile Rita Guarino. Insieme a loro era presente al tavolo anche il presidente del CUS Milano Alessandro Castelli, che ha ricordato come la pandemia abbia fortemente colpito la realtà universitaria, ma che la stessa non ha però bloccato la creatività degli studenti degli atenei milanesi.
Il presidente ha sottolineato, infatti, come dalle idee delle sezioni universitarie siano arrivate delle soluzioni alternative per coinvolgere da casa gli studenti (come ad esempio i Campionati di Facoltà Home Edition), ma non solo. Nella cornice dell’Università Bicocca è stato infatti ricordato come neanche la CorriBicocca si sia fermata durante la seconda ondata della pandemia, con la Special Edition che ha coinvolto ben mille partecipanti in un evento pensato e organizzato in forma individuale a sostegno dell’Ospedale San Gerardo di Monza.
La tavola rotonda è stata introdotta dai saluti istituzionali della professoressa Lucia Visconti Parisio, delegata della rettrice allo sport. Nel suo discorso, la professoressa Parisio ha voluto ricordare come, nonostante il periodo, da quest’anno sia stata aperta la possibilità in Bicocca di presentare domanda per la Dual Career, il progetto portato avanti da anni dal CUS Milano, al quale possono accedere gli studenti universitari che allo stesso tempo sono anche sportivi di altissimo livello.