Ultima giornata di Finali della stagione 2023/2024 dei Campionati Milanesi Universitari. Ad ospitare i match validi ad assegnare i titoli rimasti è stato il C.S. Cambini Fossati, terzo ed ultimo setting per le finali più itineranti di sempre. Le ultime coppe senza padrone erano quelle del Basket, femminile e maschile Gold, del Volley, di ambo i sessi, e le Davis e Fed Cup del Tennis. Un’intera giornata dedicata allo sport universitario di più alto livello che ha incoronato un solo ateneo come campione milanese.

BASKET FEMMINILE

Non delude le aspettative l’ennesima finale tra le biancorosse di Coach Anzivino e le stataline. Inizio gara a rilento per entrambe le formazioni, che patiscono la tensione e non trovano la via del canestro. È la linea della carità a permettere a Cattolica così come alle ragazze della Minerva di togliere il doppio zero dal tabellone dei punti. Capellini cerca di guidare le compagne verso un primo parziale, ma le cestiste agli ordini di Tranza resistono e rispondono al colpo. Il subentro di Pratelli porta aria nuova alle biancoverdi, che nonostante litighino con i tiri liberi chiudono sul+4 i primi 10’ (8-12). La reazione di Cattolica è immediata, che subito ricuce lo strappo con i canestri di Celleghin e Sirtori limitando l’offensiva statalina con una difesa a zona. La soluzione difensiva porta i suoi frutti limitando le scorribande delle lunghe biancoverdi, ma le conclusioni dall’arco e la transizione, nonché l’aggressività dall’altro lato del campo consentono a Statale di conservare il vantaggio ed arrivare alla pausa lunga avanti 17-24. È la solita Pratelli a dare il benvenuto nel secondo tempo, ma Galli G. con una bella giocata in semi gancio rialza subito il morale delle sue. Entrambe le squadre provano ad alzare il ritmo, ma il risultato è solo confusionario. Due bombe della solita numero 64 statalina ed un’altra firmata da Buzzi valgono il primo vantaggio in doppia cifra della loro squadra, spegnendo il fuoco di una Cattolica nervosa ed incapace di reagire per tutto il resto quarto (23-39). Il primo sussulto delle biancorosse dopo il lungo digiuno è di Marchi, ma non risolve le immense difficoltà realizzative delle cattolichine, scoraggiate dal distacco che tocca i 20 punti. In transizione La Statale è micidiale, risultato di una difesa fisica che negli ultimi due quarti ha totalmente annullato le realizzatrici biancorosse. I 28 punti di Pratelli, MVP della Finale, e la solidità nella propria metà campo valgono il titolo per La Statale che mette in bacheca la 4 coppa consecutiva (33-55).

VOLLEY MASCHILE

Il primo acuto del match per Cattolica, con la diagonale imprendibile di Varga, seguita a ruota dalla fast di Scardia. Bicocca non ci sta e Falgari e Ranieri rispondono a tono rimettendo subito sui binari i biancogrigi. Equilibrio assoluto nei primi scambi, nessuna delle due squadre riesce nella fuga con fortune alterne nelle conclusioni da un lato e dall’altro. Scardia continua a martellare sotto rete, senza però a risultare decisivo nella costruzione di un parziale, che arriva in versione ridotta dal versante bicocchino. Il piccolo distacco, seppur poco rassicurante per i ragazzi di Coach Di Marco, destabilizza inizialmente Cattolica che, però, grazie alla solita coppia Varga-Scardia e agli attacchi di Bolchi riesce a mettere una pezza. Lo yo-yo di vantaggi è interrotto da due attacchi fuori di Bolchi che consegnano il primo set nelle mani di Bicocca (23-25). È ancora un errore di Bolchi ad aprire il secondo set, ma Varga e Scardia, di forza, evitano che i cattolichini perdano confidenza col match. A distrarsi, invece, è Bicocca, imprecisa nei primi attacchi e troppo passiva in difesa, che concede un vantaggio che balla sulle 5 lunghezze. La sveglia arriva passando per le mani di Falgari e Ranieri e gli errori di Cattolica, la quale si ricompone anche grazie ad un gran lavoro in ricezione di Accorsi. L’impeto della ribalta biancoblu impalla il gioco bicocchino, che concede un ulteriore parziale, questo decisivo per la vittoria della frazione, nonostante un tentativo di rimonta in extremis (25-19). Le ruggini del periodo precedente non abbandonano Rizzo&Co, che vengono aiutati da una Cattolica sciupona e poco cinica. Bicocca ha più cuore e riesce a portarsi avanti nel punteggio con i colpi del sempreverde Falgari e di un sorprendente Simini. La carica dei ragazzi di Coach Benenti è affidata a Bolchi, che sulla banda sinistra attacca a ripetizione riportando il punteggio a favore dei biancoblu, che ribaltano il vantaggio bicocchino del primo set concludendo la contesa 25-22. Bicocca parte forte nella quarta frazione sospinta da Simini, Falgari e Binello, creando subito un piccolo solco con i contendenti capitanati da Mazzoleni. Cattolica, però, non perde d’occhio l’obiettivo e in un batter d’occhio ritorna a regime facendo tornare l’equilibrio sovrano del campo. Proprio Mazzoleni risulta più volte decisivo, senza, però, riuscire a scoraggiare i biancogrigi, che rimangono attaccati al treno cattolichino con le schiacciate del trio Simini-Falgari-Forti. Il finale di set non è adatto ai deboli di cuore, con la testa della gara che passa da un lato all’altro, in scambi in cui a far da padrone sono salvataggi incredibili e giocate ad alta quota. Ma il punto decisivo è un muro di Varga che annulla la schiacciata di Simini e regala la Top League a Cattolica che bissa dopo il successo invernale (26-24, 3-1 finale). Miglior giocatore della gara Bolchi, sempre un fattore, sia nei momenti di euforia di squadra sia con il punteggio a sfavore.

TENNIS

Poche sorprese nel tabellone della Fed Cup, dove le semifinali vedono Bocconi (Cavalieri) superare in scioltezza Bicocca Grigia (Fonte) in 2 set (6-0, 6-0) e l’altra formazione di Bicocca (Warnots) avere la meglio in un match entusiasmante ed infinito su Cattolica (Vinatzer Valduga) che non riesce a finalizzare in vittoria il vantaggio conquistato nella prima frazione (6-7, 7-5, 10-7). In finale il tour de force bicocchino si fa sentire e Warnots deve arrendersi alla bocconiana Agazzi che con il suo 6-0, 6-2 consente ai Pellicani di alzare l’ambito trofeo del tennis femminile.

Per quanto riguarda il torneo maschile, anche in questo caso i pronostici della vigilia sono stati rispettati, sempre con Bocconi (Lucattini) vincitrice dopo due riprese (6-0, 6-3) su Bicocca Bianca (Mariani), e con il temibile CUS Politecnico (Quaini) che rischia la rimonta di NABA (Cordieri) risolvendola infine al tie-break (6-2, 5-7, 10-7). La finale attesa, CUS Politecnico (Sertori) contro Bocconi (Resmini), riserva, però, meno emozioni del previsto, in quanto la resistenza bocconiana non dura più di 15 game e con il risultato di 6-1, 6-2. Grazie a questa convincente vittoria CUS Politecnico si laurea campione della Davis Cup 23/24.

 

VOLLEY FEMMINILE

Cattolica fa e disfa nei primi due possessi, prima tirando su un bellissimo muro per il primo punto della gara, poi andando out con Asnaghi e Pizzi. Per il primo punto figlio dell’attacco bicocchino bisogna aspettare una fast timida di Platini, non difesa sotto rete dalle biancoblu. Le ragazze di Coach Benenti tentano di prendere il largo, con il martello Parodi che la fa da padrona da posto 4 e Pizzi a presidio in ricezione. Bicocca totalmente frastornata dall’impetuoso esordio delle avversarie prova a fatica a rallentare l’avanzata di Cattolica con risultati tutt’altro che positivi, con qualche acuto di Lomazzi a riportare la palla in battuta dal lato biancogrigio. Il risultato del primo set è, però, inclemente nei confronti della squadra di Coach Biffi, 25-10 Cattolica. Nuovo set, stessa storia ma con una protagonista in più. Al duo delle meraviglie, Parodi-Pizzi, si aggiunge De Ambroggi, letale nel suo turno di battuta e sulla banda destra. Per quanto riguarda Bicocca, le poche occasioni concesse da Cattolica vengono sfruttate per restare a galla ed evitare la fuga delle biancoblu. La Rocca in particolare non molla la presa e mette a segno qualche attacco, complice una difesa cattolichina alleggerita dai fasti del primo set, mentre Lomazzi rimane leader difensiva a muro. Pizzi in ricezione è perfetta mentre è sempre Parodi a mettere l’accento sulle azioni offensive delle ragazze di Sant’Ambrogio, dall’altro lato l’orgoglio tiene in vita il gioco, con Lomazzi, Cazzulino e La Rocca sugli scudi, tanto da trovare il pareggio a due punti dalla palla-set. La sfida testa a testa per i punti finali tra De Ambroggi e Lomazzi premia la prima che conquista il doppio set di vantaggio (26-24). Due ace di Parodi sono il biglietto da visita del terzo periodo di gioco, partenza impetuosa che non spegne la luce delle biancogrige, ancora aggrappate con le unghie e con i denti all’incontro. Platini, La Rocca, Cazzulino, Lomazzi, Gazzani e Bonfiglio sono la formula magica della rinascita bicocchina e le ragazze di Coach Biffi ritrovano ordine e certezze, oltre che il vantaggio. Nello specifico Lomazzi toglie gli occhiali di Clark Kent e indossa il mantello diventando micidiale in battuta. Cattolica, per la prima sotto in un parziale dall’inizio della gara, prova a ricucire il distacco, senza riuscire nella rimonta e concedendo il set a Bicocca (22-25). Cattolica cerca di accelerare immediatamente ad inizio set, ma la squadra di Capitan Lomazzi è attenta e paziente, pronta a rimettere il match in equilibrio. Una fiammata di Pizzi vale un mini-break che da un po’ di respiro ad una Cattolica in affanno dalla non brillante terza frazione. Il vantaggio accumulato dalle avversarie toglie tranquillità alle bicocchine, che di conseguenza perdono la fluidità del gioco che aveva caratterizzato la vittoria del set precedente. Scarica e sopraffatta dai continui e precisi attacchi cattolichini, Bicocca alza bandiera bianca sul 25-16, abbandonando il sogno threepeat e coronando la Cattolica dell’MVP Pizzi come nuova campionessa milanese universitaria di volley femminile.

BASKET MASCHILE

Partenza flash per il CUS Politecnico che cerca di finalizzare subito dopo la palla a due, ma è di San Raffale il primo canestro del match con il fadeaway di Noe. Malatesta, immediatamente dopo, mette in gioco i Blues con una tripla contestata da Calcinardi, rompendo gli indugi anche per la squadra di Coach Bucci. Intensità e fisicità sono padrone del campo e SanRaffa fatica a trovare conclusioni semplici contro la difesa degli avversari. Il CUS Poli si affida ai talenti individuali per scardinare le resistenze avversarie, piano partita che a metà quarto consente a Bandera e compagni di condurre di 7 lunghezze. Sotto le plance i ragazzi di Lombardi faticano vistosamente, concedendo troppi rimbalzi offensivi successivamente trasformati in canestri dai ragazzi del CUS Politecnico. L’and-one di Sorrentino e la successiva tripla di Pratesi scaldano il pubblico, ma prima l’appoggio mancino di Magni dopo un’azione corale e poi il jumper di Dell’Asta da rimessa dal fondo limitano i danni della fiammata sanraffaelina. La tripla di Bandera in uscita dai blocchi firma il 15-24 del primo quarto. Il tiro in sospensione di Milesi apre le danze della seconda frazione, che si ripete poco dopo chiudendo il pick&roll con Bandera. Il primo canestro dal campo dei cestisti in canotta nera arriva dopo 3 minuti dall’inizio del quarto, con Bianco che fuori equilibrio realizza dalla media, ma la tripla di Dall’Asta dell’azione successiva annulla subito il piccolo passo avanti di SanRaffa. Mariotti, prima dai 6’75’’, poi dalla lunetta, evita lo stallo offensivo dei suoi, problema che non tange l’attacco del CUS Politecnico. La difesa dei Blues si sporca un po’, favorendo i viaggi dalla linea della carità dei ragazzi di Coach Lombardi, i quali, invece, rimangono concentrati, iniziando a trovare con più frequenza il fondo della retina, specie con Bianco. L’arrembaggio sanraffaelino trova in Costa P. una nuova bocca di fuoco che con i suoi 5 punti consecutivi negli ultimi secondi riduce la distanza a due possessi pieni (38-44). Ritorno dagli spogliatoi con entrambe le squadre fredde che faticano a trovare la via del canestro, complici delle difese più attente e lo scotto dell’intensità del primo tempo. Servono quasi 6 minuti per vedere il secondo canestro del quarto con Villa che con la scorribanda mancina appoggia al vetro per due punti. SanRaffa superata definitivamente la timidezza riduce a solo tre punti il passivo con la tripla di Pratesi, diventa solo uno con il 2/2 dalla lunetta di Mariotti. Le alterne fortune dal tiro libero danno un soffio d’ossigeno al CUS Politecnico, che nonostante 6 punti realizzati nei 10’ mantiene il vantaggio (47-50). La palla pesa come un macigno nell’ultima frazione e di nuovo a regnare è l’intensità a dispetto della pulizia e del bel gioco. Il canestro di Mariotti riduce lo scarto nuovamente ad un solo punto, mentre il definitivo sorpasso sanraffaelino passa dalle mani di Noe e il suo tiro sbilanciato. In tap-in Mazzoncini reagisce ma è una lacrima in un deserto di tiri sbagliati da una parte e dall’altra. Le energie cominciano a scarseggiare e si evince evidentemente dalla qualità in calando delle conclusioni. Faro nel deserto Bianco con il suo jumper mortifero e Sorrentino guadagna due liberi più rimessa dopo il fallo antisportivo di Orsi Carbone, con il numero 5 di San Raffaele che, però, sbaglia entrambi i tentativi. L’ex allenatore statalino è in stato di grazia e prima realizza un ulteriore libero, poi serve un assist al bacio per Pratesi. La tripla di Noe fa esplodere ulteriormente il pubblico e vale il +7 con 1:54 sul cronometro. La disperata rimonta del CUS Poli culmina nella tripla di Dall’Asta del meno 4, ma le tre tornate di liberi di Costa P. senza alcun errore annullano la rimonta Blues e mettono il punto alla rivincita di San Raffaele che per la prima volta vince il campionato milanese universitario di basket. MVP Paolo Costa, simbolo e veterano sanraffaelino che con i suoi liberi clutch ha regalato al suo ateneo e a sé stesso il sogno di un titolo tanto atteso.

La giornata del 15 Giugno è stato un degno finale di una stagione CMU ricca di altissimo livello. Non sono mancate sorprese, ma soprattutto il 2024 è stato l’anno di un gradito ritorno sul gradino più alto del podio della competizione tra atenei, confermando il grande equilibrio formatosi tra le università a livello sportivo dato che si tratta del terzo vincitore diverso in tre anni. Infatti, dopo Statale nel 2022 e Bicocca nel 2023, è Cattolica ad alzare la tanto ambita Coppa delle Univesità, forte dei successi dell’en plein nel volley (beach, maschile e femminile) e degli argenti nel calcio a 5 e nel basket femminile. Altri importanti riconoscimenti individuali hanno riguardato il miglior responsabile e il miglior allenatore della stagione, rispettivamente assegnati a Stefan Karuna di NABA e Lorenzo Lombardi, coach dei basket maschile del San Raffaele.

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