CUS Insubria – CUS Milano 78-70 (14-27, 40-39, 55-55, 78-70)
CUS Milano: Antelli, Bellotti, Brambilla, Calò, Favalessa, Dedè, Manini, Menezes, Zennaro All. Finkelberg Ass. All. Sacchi, Acc. Cappelletto.
Finale sentita quella di Finkerlberg e ragazzi, già finalisti lo scorso anno contro CUS Bologna in una partita dai molti rimpianti e decisi a migliorare il piazzamento ottenuto. Avversario: CUS Insubria, arrivata in finale vincendo proprio sulla rappresentativa bolognese. I primi minuti promettono bene. Menezes e Calò scaldano subito il canestro dalla linea dei tre punti. CUS Insubria risponde a tono, ma la costanza permette ai verdeblù di creare un piccolo margine (7-15). Bene la fase difensiva, con Antelli bravo a capire gli anticipi e a tenere la marcatura sotto canestro. Gli avversari si tengono a portata con i canestri da tre punti. Il primo quarto si chiude sul 17-24 in favore dei meneghini.
Le difficoltà cominciano nei successivi dieci minuti. CUS Insubria aggiusta la difesa rendendo gli spazi si meno agibili per i ragazzi di Finkelberg, che faticano a creare un giro palla capace di abbassare l pressione al momento del tiro. Danno un attimo di respiro le triple di Favalessa (28-33) e di Calò (32-36), ma Insubria è brava a sfruttare il bonus falli dimostrandosi infallibile nei tiri liberi. Il sorpasso arriva a pochi secondi dalla sirena: 40-39.
Il terzo periodo vede le due squadre viaggiare sulla stessa lunghezza d’onda per quanto riguarda il punteggio, ma l’impressione è che CUS Insubria abbia capito come gestire la gara mentre i verdeblù non riescono a ritrovare la freschezza dei primi 10 minuti. Pericolosa sui rimbalzi, CUS Insubria risponde prontamente ad ogni canestro (49-49, 51-51). CUS Milano subisce il 5° fallo dopo cinque minuti, ma dalla lunetta i verdeblù non rosicchiano punti. Al terzo break il parziale è di 55-55. Il testa a testa prosegue nei primi minuti dell’ultimo quarto (57-57, 59-58), poi la valenza atletica permette ad Insubria di avere la meglio dal 5’ in poi. Le maglie rosse tengono un gioco pulito semplice, che gli permette di sprecare pochi possessi.
Nello svantaggio i verdeblù non riescono a riordinare le idee, la voglia c’è, ma non la testa: statici in attacco, le soluzioni di gioco prendono sempre più un taglio individuale. I canestri arrivano, ma la costanza di CUS Insubria non consente di pareggiare il tabellone. La sirena chiude i giochi per 78-70. Un argento che si somma a quello dello scorso anno contro CUS Bologna. Medaglie frutto di una sconfitta, ma che testimoniano di un grande percorso.